Izzo salva Giampaolo, ma il Toro chi lo salva?.

Chissà perché Armando Izzo ha voluto gettare nel cesso un anno della propria carriera, giocando a livelli infimi, quando oggi ha dimostrato che poteva essere il migliore della nostra difesa, e comunque uno dei pochi giocatori di livello. Misteri del calcio. Intanto forse oggi con il suo gol a Napoli salva Giampaolo, che così felice per l’abbraccio di Armando, non azzecca un cambio, e mette il solito morto di Meite, a cui Singo a un certo punto strapperebbe volentieri le budella. Male pure Zaza, che non tiene un pallone, corre poco e male. Cambi tardivi e sbagliati. Ma bisogna dirlo le armi in panchina di Giampaolo sono davvero poche. Gran gol di Insigne, vero e unico forse tiro dei partenopei in porta, e pareggio. Stavolta Sirigu poteva solo volare. Per il resto il Toro ha giocato con tutti i suoi limiti, creando anche occasioni col Gallo, dove è stato super Meret. Napoli rimaneggiato, ma loro come ultima ruota del carro hanno Llorente, noi lasciamo perdere… Questa è la realtà. Brutti i risultati delle concorrenti, vincono in pratica tutte. E ci lasciano soli. Come onestamente non ricordo neanche nei peggiori anni di A, finiti male. Dovevamo fare meglio nelle ripartenze, Verdi troppo leggero quando c’è da far ripartire l’azione. Combatte Buongiorno, e nell’ultimo quarto d’ora tiene a bada Lozano, sportellando senza paura. Punto che ci sta. Peccato che adesso la classifica fa veramente male da ogni punto di vista. Ora tutto passa a Cairo, da capire se riuscirà anche stavolta e rigirare la frittata senza intervenire sulla squadra. Manca qualità. Ora c’è il tempo anche per migliorare la condizione atletica, perché è evidente che molti gol presi negli ultimi minuti sono dovuti anche a quello. Anche oggi, prima di Insigne, troppi dei nostri con i crampi. Certo bisogna volerlo. E se i più bravi se ne vogliono andare bisogna sostituirli con dei cambi all’altezza. Prendiamo la solita rimonta, ennesima e frustante. Stavolta però almeno è stato un eurogol. Partite come queste vanno chiuse con più qualità nelle giocate. Non facile visto il momento, impossibile con la scarsezza del centrocampo. Dove operare è talmente chiaro, che sbagliare è difficile. Ci vuole la volontà. Trovo davvero vergognosa la conduzione pubblica della società negli ultimi mesi. Si può sbagliare, si può scendere in B, ma non si può trattare il Toro come un night club di periferia di mignotte Moldave. Risse, gente che se ne sbatte, allenatori abbandonati, procuratori che dichiarano pubblicamente che “il proprio assistito è ora che scappi dal Toro”, poche e sempre sbagliate frasi presidenziali. Un gruppo unito, chi ha la valigia pronta se ne vada, giocatori funzionali a Giampaolo, ma non scarti fatti passare per scelte del Mister, ma giocatori di qualità. Se si vuole tenere la A. È tardi, bisogna fare un miracolo per salvare la categoria, ma sprofondare senza dignità è inaccettabile.

Buon Natale a tutti voi, per l’anno che verrà peggio non potrà essere.