Schillaci: il calcio piange l'eroe di Italia '90. Il saluto di Juve, Palermo e Figc sui social
Il Messina, poi Juve, Inter e Giappone: ai Mondiali in Italia conquistò tutti con i suoi gol e i suoi occhi spiritati
Il calcio e l'Italia piangono Salvatore Schillaci. L'ex calciatore si è spento all'ospedale Civico di Palermo dov'era ricoverato. Dopo giorni in cui ha tenuto un'intera Nazione con il fiato sospeso, tra bollettini altalenanti, il tumore al colon, per cui era già stato operato due volte, gli è stato fatale.
Lascia tre figli, Jessica, Mattia e Nicole. La camera ardente potrebbe essere allestita nello stadio Renzo Barbera del Palermo. Un'icona nazionale che nelle Notti magiche di Italia '90 ha saputo conquistare tutti. Se dici Schillaci, dici Mondiali. Un binomio inscindibile che ha unito un Paese intero.
La carriera di Totò Schillaci
Quattro squadre di club e la Nazionale per un carriera condita da oltre 500 gare e circa 200 gol in carriera. Totò Schillaci approda nel calcio professionistico nel 1982 indossando la maglia del Messina. Con i peloritani rimane 7 anni tra C2 (promozione), C1 (tre stagioni) e poi Serie B (tre stagioni) totalizzando 256 presenze impreziosite da 77 gol. Quindi il passaggio alla Juventus di Boniperti: tre stagioni in bianconero con 36 gol in 132 gare tra campionato e coppe con la vittoria di Coppa Uefa e Coppa Italia. Quindi il passaggio all'Inter, dove rimane due stagioni racimolando 36 gare e timbrando il cartellino in 12 occasioni. Nel 1994 il trasferimento in Giappone, allo Jubilo Iwata, dove in quattro stagioni colleziona 93 presenze segnando 65 reti e vincendo un titolo nazionale. In Nazionale gioca un'amichevole prima dell'inizio dei Mondiali di Italia '90 dove il ct Azeglio Vicini lo porta. L'attaccante palermitano diventa l'eroe delle Notti Magiche e con ben 6 centri si laurea capocannoniere del torneo. In totale 16 gare e 7 gol con la maglia azzurra.