23 febbraio, la rassegna stampa: "Toro un ko assurdo, così non si può più"
I titoli dei principali quotidiani sportivi odierni sul Torino
La rassegna stampa relativa alle prime pagine di oggi, venerdì 23 febbraio 2024, dei principali quotidiani sportivi italiani ed esteri.
Tuttosport
orino - Torino, un ko assurdo. Così non si può più!
La Stampa
“Toro, blackout con la Lazio. Adesso l’Europa è più lontana”. Così La Stampa, in taglio alto, dedica la sua apertura al Torino, sconfitto nel recupero della 21esima giornata dai biancocelesti. La squadra di Juric non riesce ad avvicinarsi ai posti europei, sciupando l’opportunità di scavalcare in classifica sia il Napoli che la Fiorentina, oltre che la Lazio stessa, e rimanendo così al decimo gradino.
Le pagelle di Torino-Lazio 0-2. Bellanova partita super.
Le pagelle di Torino-Lazio 0-2
Milinkovic Savic: praticamente spettatore in campo, riceve due tiri e sono due gol, ma lui non può fare niente. (6)
Djdji: stringe i denti e gioca pur non al meglio, però in campo non si nota, tanto da cancellare Felipe Anderson. (6,5)
Lovato: molto attento, toglie tutti gli spazi a Immobile e si ripete su Castellanos. Partita di grande applicazione. (6,5)
Masina: è un giocatore di sicuro affidamento pur palesando qualche incertezza. Nel primo tempo un suo colpo di testa esce di niente. (6)
Bellanova: nel primo tempo è semplicemente devastante, Hysaj lo sta ancora cercando, la difesa della Lazio non lo acchiappa mai e lui sforna almeno cinque assist che i compagni non sanno sfruttare. Leggero e naturale calo nella ripresa pur mantenendo alto il livello di pericolosità. (7,5)
Linetty: solita partita di grande generosità, da equilibrio alla squadra ma non è presente in chiusura sul secondo gol della Lazio. (6)
Ilic: mentre i compagni interpretano la partita con grinta e determinazione, lui si adagia nell’ormai, purtroppo, consueto tran tran fatto di tanti passaggi scolastici; nel primo tempo perde un pallone sanguinoso ma, soprattutto, si perde Guendouzi in occasione del vantaggio laziale. (5)
Lazaro: tanta corsa ma sempre senza costrutto, mai un cross pericoloso, mai un uomo saltato, mai un tiro, solo cento retro passaggi e, non chiudendo lo spazio lasciato da Ilic, partecipa all’errore difensivo che regala il vantaggio agli ospiti. (4,5)
Vlasic: parte molto ispirato, fluttuando tra le linee crea più di un problema alla Lazio e solo un miracolo di Provedel gli nega il gol. Ripresa in tono minore. (6,5)
Sanabria: in avvio di partita un palo clamoroso e un rimpallo sulla ribattuta gli negano il gol del vantaggio. Nel resto dell’incontro lo si vede poco, soprattutto nel secondo tempo. (5,5)
Zapata: meno in palla che nelle due precedenti partite, però tenta costantemente di tenere impegnata la difesa avversaria, sbaglia un gol di testa su cross di Bellanova e, nei minuti finali, fa espellere Gila. (6)
Subentrati:
Ricci per Ilic (10’ s.t.): in linea con il traccheggio del compagno che sostituisce, non causa gol ma ne sbaglia due, uno dei quali grida vendetta. (5)
Tameze per Djdji (29’ s.t.): soprattutto nel finale quando la Lazio rimane in dieci gioca da centrocampista aggiunto, le linee sono intasate e lui non ha le caratteristiche per cercare l’uno contro uno nella zona calda. (6)
Gineitis per Linetty (29’ s.t.): lo si vede poco pur non demeritando, non è certo lui quello che può cambiare il volto di una partita segnata. (6)
Pellegri per Masina (40’ s.t.): s.v.
La pagella di Miste Juric
Il primo tempo del Torino è uno dei più belli da quando il croato è sulla panchina granata, purtroppo se non segna Zapata pochi altri lo sanno fare. Un palo, un miracolo di Provedel e tanta imprecisione impediscono alla squadra di chiudere la prima frazione in vantaggio che sarebbe più che meritato. La ripresa sembra partire come il primo tempo ma una dormita del duo Ilic Lazaro determina il vantaggio della Lazio al suo primo tiro in porta e il raddoppio arriva subito dando la mazzata alla squadra. Inoltre, quando si gira a guardare la panchina, non è che veda soluzioni che possano cambiare la situazione. (6,5)
Sandro Mellano