Stadio Torino, il Comune: "Non escludiamo nulla". L'accordo scade nel 2025
L'entrata in scena del colosso delle bibite energetiche Red Bull potrebbe cambiare le carte in tavola.
Il comune deve trovare un accordo entro fine 2025 col Torino
Da quando, giovedì scorso, il Torino ha annunciato una partnership con Red Bull per la stagione 2024/25, l’azienda più famosa nel mondo delle bibite energetiche è stata inondata di messaggi dei tifosi granata.
Come riporta l’edizione odierna di Tuttosport, la Red Bull ha un fatturato di 10,5 miliardi di euro all’anno e i tifosi del Torino stanno sperando che questa partnership possa trasformarsi in qualcosa di più negli anni a venire.
Sui social i tifosi si sono scatenati:
«E se questa sponsorizzazione fosse propedeutica per un futuro passaggio di proprietà del Torino da Cairo al colosso mondiale austriaco?».
«A dicembre, Cairo supererà i 19 anni di Pianelli e diventerà il presidente più longevo di tutta la storia granata. Secondo me ha già deciso che poi venderà il Toro. Lui è uno che ci tiene da morire a questi record e ormai gli sarà passata la voglia di continuare a farsi insultare da uno stadio intero, contestato com’è».
I tifosi sognano uno stadio moderno
Uno dei grandi sogni dei tifosi del Toro è quello di vedere la propria squadra in un stadio moderno e funzionale, magari costruendo uno stadio dove ora c’è il Grande Torino. Il patron Urbano Cairo, negli ultimi anni, non ha mai affondato il colpo.
Il contratto fra il club e il Comune di Torino è in scadenza nel 2025 e l’assessore allo Sport, Domenico Carretta ha dichiarato a proposito un sibillino «non escludiamo nulla», parlando dell’impianto comunale, ma sottintendendo come anche lato comunale ci si aspetti novità a breve termine, con una certa curiosità l’entrata in scena di Red Bull.