Progetto fa rima con calcio?
La rubrica a cura di Maurizio Vigliani tratta dell'esonero di De Rossi alla Roma
Progetto fa rima con calcio?
Quante volte, anche nel calcio, sentiamo parlare di progetto, programmazione? Innumerevoli certamente, da parte delle Società per giustificare cambiamenti anche radicali, dai tifosi quando si contesta per risultati che non arrivano o non sono in linea con le aspettative, da chi fa informazione per esaltare o criticare a seconda dei casi e di quello che è "comodo" dare in pasto a chi legge o .... paga.
Certo diventa difficile capire il concetto di una sequenza di questo genere: gennaio, si cambia allenatore, esonerando un' icona, sostituita da uno che è il cuore della Società; passano tre mesi di buoni risultati e non solo arriva la conferma del mister, ma lo si mette sotto contratto per tre anni, parlando in toni trionfali di progetto e trionfale futuro.
La stagione finisce, senza raggiungere l'obiettivo, si fa un mercato di spese ingenti, pari però all'assenza di una logica qualsiasi, comprando a casaccio e soprattutto senza vendere elementi di fatto già sostituiti.
Com' è ovvio il campionato inizia con evidenti problemi di assemblaggio, ma pure con troppi musi lunghi e doppioni che non solo costano tanto, ma creano evidenti problemi di scelta al mister.
Tre punti in quattro giornate non sono molti e oltre al malumore è ovvio vengano a galla diversità di opinioni su colpe e colpevoli; da qui si arriva alle scelte e chi ha in mano maggior potere decide, dando il benservito al mister del "progetto", quello che rappresenta(va) il cuore, ma evidentemente era diventato troppo scomodo perché altri si prendessero le colpe.
Il progetto Roma-De Rossi è durato pochi mesi, gli americani, che di calcio capiscono nulla, hanno dato retta all' AD greca (che ne capisce quanto?) e l' esonero di Capitan Futuro è servito, con la nomina di Ivan Juric a nuovo mister giallorosso!
Quali saranno i risultati lo dirà il campo, ma considerando il caratterino di Ivan, si arriverà a fine stagione con lui ancora sulla panca romanista?
Maurizio Vigliani