L’ex allenatore granata Ventura ha parlato della stagione del Torino con Juric in panchina

Gian Piero Ventura, ex allenatore del Torino ed ex c.t. della Nazionale italiana, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato della stagione della squadra granata e del calcio del nostro Paese in generale.

TORINO VS MILAN – «Ha fatto una buona gara, ma non mi ha stupito perché contro le grandi fa sempre grandi partite. Alla vigilia ero convinto che sarebbe andata così: contro la prima in classifica ha concesso poco e ha creato abbastanza». 

PRIMO ANNO JURIC – «Dopo due anni di difficoltà, si percepisce che Juric ha cambiato la mentalità. Dà la sensazione che il gruppo lo segua ciecamente. Credo che al primo anno non si potesse chiedere di più, ma è altrettanto evidente che le prossime partite serviranno per avere le idee ancora più chiare sul futuro: il primo anno serve per buttare le basi, il secondo per consolidare, il terzo per raccogliere». 

RICCI – «Sì, certamente, Ricci mi è piaciuto molto. E’ stata una piacevole sorpresa, perché si è calato in un ruolo che non credo abbia mai fatto con grande intelligenza e capacità. Ha retto alla pari il confronto con Tonali». 

BREMER – «Uno dei migliori difensori d’Europa. Contro il Milan è stato gigantesco, ma è tutto il campionato che non sbaglia una partita. Credo abbia stupito gli stessi tifosi del Toro: in questi anni è sempre cresciuto, ma oggi è a livelli mai toccati. Credo ci sia una grossa compartecipazione di Juric. Ha potenzialità enormi: personalità, capacità di leggere le situazioni, in elevazione non gli prende la palla nessuno, nell’uno contro uno nove volte e mezzo su dieci la porta via lui». (calcionews24.com)