Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa presentandosi come nuovo tecnico del Torino. Le sue parole.

OBIETTIVI – «Quando fai due anni come il Toro, vuol dire che ci sono problemi vari. Devi partire da questo, non devi illudere: si parte per migliorare e portare un calcio propositivo e aggressivo, facendo passi in avanti. Adesso dire un obiettivo non ci sta».

COME MAI IL TORO – «C’era sensazione di capirsi e avere idee simili. E’ una rosa da 10-12 giocatori da 96 in su, che possono fare meglio. La rosa migliorerà, Vagnati cercherà giocatori con queste caratteristiche per lavorare al meglio. Vedo prospettiva, è uno stimolo per far crescere la società e migliorarsi. Sicuro che il presidente sarà presente, qui possiamo creare qualcosa: è ciò che mi ha spinto ad accettare».

BELOTTI – «E’ un top player, anche per il suo modo di fare calcio. L’ho detto al Gallo, quello degli ultimi sei mesi non mi è piaciuta. Valuterà lui, sceglierà lui se è il momento di cambiare o se mi viene a dire che è il mio capitano e viene a fare la battaglia con me. Ho notato un po’ di saturazione e non di grande allegria, ci sta nel calcio. Questo è da valutare noi, vogliamo prendere una strada e non c’è posto per gente non contenta».

RIVOLUZIONE – «C’è una parte della rosa, in cui metto dentro anche Singo, Vojvoda e Aina, già valida, e poi dobbiamo mettere dentro tre o quattro elementi. Magari Vagnati trova qualche giovane, poi in tanti giocavano al di sotto delle loro potenzialità. Tocca a Vagnati trovare i giocatori ideali».

CAPITOLO PORTIERE - Quali saranno le gerarchie in porta? - “Savic titolare, Berisha secondo”.

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