A proposito del mercato 2020 del Toro
Il 5 ottobre 2020 alle h. 20,00 si è chiuso il calciomercato, che è stato più lungo del solito a causa dello stravolgimento del calendario prodotto dal Covid-19. Sia il “Corriere della Sera”, sia la “Gazzetta dello Sport” hanno dato un bel voto (6,5) al mercato del Toro, nonostante la Società di Via Arcivescovado non sia riuscita ad assicurarsi i vari Torreira, Andersen, Ramirez, Vera, tanto per citare i più famosi, che sembravano in procinto d’indossare la maglia granata, in base ai rumors della vigilia. Qualcuno dirà che il voto è stato assegnato dalla “stampa amica”, e quindi di parte, e probabilmente molti altri saranno rimasti ancora una volta delusi, perché i proclami del Presidente, relativi all’avvio di una nuova fase di rilancio per il Toro, dovrà avvenire con gli acquisti effettuati, che non sono quelli auspicati. All’avvio del calciomercato il Toro era apparsa la squadra più attiva, avendo acquisito, in tempi piuttosto ristretti, le prestazioni di Rodriguez, Vojvoda, Linetty e Murru, facendo poi seguire un periodo di stasi condito solo da congetture e indiscrezioni. Poi, quasi alla chiusura del mercato, la Società granata ha definito l’acquisto dei giovani Bonazzoli e Gojak, il primo proveniente dalla Sampdoria, come Linetty e Murru, e il secondo, di nazionalità bosniaca, dallo Dinamo Zagabria. Per contro, hanno salutato il Toro De Silvestri (al Bologna), Ola Aina (al Fulham), Berenguer (all’Athletic Bilbao), Iago Falque (al Benevento), per citare i principali. Certo, i nomi svaniti intrigavano molto, ma credo che ci siano stati limiti oggettivi e soggettivi che hanno impedito il loro arrivo in granata. Peccato. Tra i limiti oggettivi, i mancati introiti dalla cessione di altri elementi rimasti in rosa per mancanza di richieste; Izzo, che sembrava destinato prima all’Inter, poi alla Roma, infine alla Fiorentina dovrà adattarsi al modulo a 4 di Giampaolo, o a fare la riserva; Edera e Millico, che non riescono a “sbocciare”, come si auspicava. Inoltre, il Toro dovrà necessariamente “tagliare” uno dei quattro portieri. Per contro, l’ossatura della squadra, formata da Sirigu, Belotti, Nkoulou, è rimasta, anche se il tanto agognato regista non è arrivato. Sarà bene che la Società granata stipuli il rinnovo del contratto per questi giocatori, con eventuale adeguamento, per non rischiare di perderli. Sembra che Giampaolo voglia fare di Rincon il regista mancante; gli auguro di riuscirci, anche se nutro qualche dubbio perché El General ha tutte le caratteristiche dell’interditore e non del suggeritore. E Baselli, quando sarà recuperato, dove troverà spazio negli schemi del Mister? Sui nuovi arrivati ci sono impressioni e commenti positivi, tuttavia sarà il campo a dare la risposta. Quello che i tifosi granata si augurano è che il Toro inizi a far punti, perché la situazione attuale, anche considerando la partita in meno, che sarà recuperata il 4 novembre prossimo a Marassi contro il Genoa, non è accettabile. Il Toro non la merita, e neanche i suoi tifosi, che finalmente vorrebbero vedere onorata la gloriosa maglia granata.
Franco Venchi