Elmas, un esterno macedone per l'esercito di Mister Vanoli
Con 2 gol in 3 partite, Elijf Elmas è stato sicuramente un ottimo acquisto del mercato di gennaio. Ma fino a dove può arrivare l'esterno macedone?

Elmas, un inizio (quasi) inaspettato
Si sapeva già dall'inizio, Elmas era un gran giocatore. Ma, come si sa, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Un mare che, nel caso dell'esterno macedone, coincideva con la parola inattività. Infatti per tutta la prima parte di stagione Elmas, praticamente, non ha giocato. Un periodo complicato anche a livello psicologico per uno come lui che era andato via da Napoli per lo stesso motivo. Quindi, non si è mai messo in discussione il valore tecnico del giocatore, ma i suoi tempi di inserimento fisici e mentali. Tempi che sono durati un instante, visto che il ragazzo macedone ha realizzato 2 gol in 3 partite: un gol ogni 88 minuti. Un ottimo inizio.

Un esterno per una squadra senza esterni
Elmas, dunque, è entrato in pochissimo tempo nei meccanismi di Vanoli. Una situazione che si è svilppata sicuramente per l'intelligenza tattica del macedone anche per motivi prettamente pratici. Infatti, Elmas calca un'area del rettangolo di gioco dove il Toro non ha, Karamoh a parte, altri sostituti. Un ruolo praticamente senza altre alternative.
E i numeri sono dalla sua parte. Come abbiamo detto, ha segnato due gol in tre partite. Ma non solo, le sue statistiche dicono che ha realizzato 1.7 passaggi decisivi a partita, 87% di precisione passaggi nella metà campo avversaria e 0.51 di expected goals (secondo SofaScore). Ma la sua condizione non è ancora al meglio. E sono sempre i numeri a dirlo: solo il 33% di dribbling riusciti, 29% contrasti totali vinti e 5.7 palle perse a partita. Ma ci sono ancora 11 partite, abbastanza per un riscatto da oltre 15 milioni di euro?