Criscitiello si "scontra" due volte con Urbano Cairo
Il giornalista e proprietario di Sportitalia si é imbattuto due volte in Urbano Cairo nel corso della sua carriera.
In un lungo articolo di Calcio e Finanza viene raccontata la carriera di Michele Criscitiello, la scalata a Sportitalia, da stagista a proprietario, fino alla vera svolta imprenditoriale con la realizzazione dello Sportitalia Village nel cuore della Brianza.
Dagli inizi (1998-2005 ) come corrispondente da Avellino per Telecapri Sport per poi passare a Sportitalia con la trasmissione di punta dedicata al calciomercato assieme ad Alfredo Pedullà.
C'é stato Urbano Cairo nel suo percorso, per ben due volte
Sportitalia fallisce nel 2013 ma la televisione va bene. Certo, non arrivano gli stipendi e i fornitori non vengono pagati.
Criscitiello era stato contattato Sky ma aveva rifiutato, da Mediaset gli era stato annullato un colloquio cinque minuti prima di farlo. Si era proposto anche a Urbano Cairo ma di fronte al suo negarsi aveva definitivamente capito che per il mondo televisivo veniva etichettato come portabandiera/volto di Sportitalia.
A Cairo viene proposta Sportitalia nel 2020
In pieno periodo Covid, tra il 2020 e il 2021, Ben Ammar (imprenditore e produttore, proprietario di Quinta Communications N.d.R.) con cui Criscitiello diventa socio e a zero euro acquistando il 50% di tutti i marchi Sportitalia, decide di uscire e avvia un dialogo con Cairo: Criscitiello però esercita il diritto di prelazione, acquistando la quota di Ben Ammar e diventa proprietario al 100% di Sportitalia.