Rubrica Passione Granata: "il solito copione"

E così Alessandro Buongiorno, giovane cresciuto nel vivaio granata, e di ottime prospettive, è un giocatore del Napoli di De Laurentiis e, soprattutto di Antonio Conte, allenatore molto bravo e vincente. Anche senza la vetrina internazionale, perché il Napoli non giocherà nella prossima stagione in competizioni europee, Buongiorno ha optato per i partenopei, club con forti ambizioni, avvalorato da una rosa e da un allenatore di prestigio.

Il “granata” stampato sulla pelle e inciso nel cuore di Buongiorno non è stato sufficiente a trattenerlo; e come dargli torto. Il Toro, anche quest’anno, e per l’ennesima volta, è privo di un progetto e di aspirazioni, a meno che la società stia lavorando sotto traccia. In ogni caso per portare avanti un progetto serio occorrerebbe confermare i giocatori migliori, ed affiancare ad essi nuovi elementi che possano aumentare il livello qualitativo della squadra, per perseguire un obiettivo ambizioso che non sia solo il mantenimento della categoria e arrabattarsi a metà classifica.

Lunedì 8 Luglio il Toro si è radunato al Filadelfia con il nuovo allenatore Vanoli, senza volti nuovi. Evidentemente, la società vuole prima vendere, e sono i giocatori migliori che hanno mercato, per andare poi alla ricerca di parametri zero e/o di calciatori che non possono più ambire di far parte di un club di cosiddetta prima fascia. In questo periodo i media danno più risalto ad alcuni giovani della Primavera, che non a potenziali nuovi rinforzi. La girandola di nomi, come sempre succede, è vasta, tuttavia non s’intravede nessun indizio che possa fornire una traccia. Per contro si parla della possibile cessione di Ilic allo Zenit di San Pietroburgo, e dell’interesse di alcune squadre di Serie A per Sanabria.

Certo se dalla cessione di Ilic il Toro introitasse 25 milioni di Euro, come si vocifera, che andrebbero ad aggiungersi ai circa 40 milioni pagati dal Napoli per Buongiorno, il bottino in cassa sarebbe cospicuo, ed adeguato per allestire una buona squadra. Tuttavia, ancora una volta  bisognerebbe ripartire da zero, con mezza difesa da reinventare dopo le partenze di Djidji e di Rodriguez, a cui la società non ha offerto il rinnovo. Con tutte queste incertezze, fa specie leggere di un aumento degli abbonamenti; ovviamente l’amore dei tifosi veri nei confronti del Toro è  senza eguali, e la dimostrazione è stata offerta al primo allenamento a porte aperte della squadra; circa 3.500 tifosi sono accorsi al Filadelfia ed hanno applaudito i giocatori.

E’ tempo che la Società si muova, e bene, sul mercato. I tifosi veri sono stanchi di quest’andamento, che non fa onore alla Storia del Torino, e che delude sempre più una tifoseria che meriterebbe ben altre soddisfazioni.

Franco Venchi