La nazionale dei Lazzari e Zaccagni
Lazzari e Zaccagni lasciano il ritiro azzurro per andare in vacanza? In attesa di conferme o smentite di rito, il beneficio del dubbio impone comunque alcune riflessioni.
In primis che giocare in nazionale, salvo lodevoli eccezioni, rappresenta sostanzialmente una scocciatura. Solo un problema di attaccamento alla Nazionale? Intendiamoci: il comportamento dei due giocatori non è giustificato e non può che essere il giusto motivo per metterci una croce sopra future convocazioni nell'amata Italietta. Ora si potrebbe aprire il capitolo di appelli a passati nostalgici del calcio di una volta, ma un paio di questioni rimangono sul tappeto.
Primo: la nazionale ha bisogno di gente che ha fame, giovani in cerca di una consacrazione. I senatori, a parte qualche raro esempio, assieme a giocatori già affermati ed appagati non servono ad un progetto di rilancio della Nazionale.
Secondo: il calendario calcistico è assurdamente dilatato, nel tentativo di arricchire a dismisura gli enti calcistici internazionali. L'indicazione verso il Mondiale ogni due anni va in quella direzione. E allora calcio per 12 mesi all'anno? La gente non si stancherà? Ai posteri l'ardua sentenza.