Fuser: "Buongiorno? La sua perdita pesa. Vanoli? Gli ho detto che..."
Il centrocampista piemontese parla anche del "suo" Toro e descrive il tecnico dei granata
Da enfant prodige ribelle e difficile da gestire a giocatore importante e a affidabile su cui i grandi allenatori, da Capello a Zoff, potevano sempre contare, Diego Fuser nei suoi 18 anni nel calcio professionistico ha lasciato il segno, vincendo praticamente tutto a livello giovanile e di Prima squadra.
Il suo palmarès è particolarmente ricco: il centrocampista piemontese ha infatti vinto, nel suo peregrinare Il suo Il suo palmarès è particolarmente ricco: il centrocampista piemontese ha infatti vinto, nel suo peregrinare calcistico, uno Scudetto Primavera, un Torneo di Viareggio, uno Scudetto, due Coppe Italia, due Supercoppe Italiane, una Coppa UEFA, una Coppa dei Campioni, una Supercoppa Europea e una Coppa Intercontinentale.
Nato a Venaria Reale, Comune della città metropolitana di Torino, l'11 novembre 1968, Diego Fuser cresce in una famiglia di juventini e per questo da bambino tifa Juventus, anche se inizia fin da piccolo a giocare a calcio nelle Giovanili del Torino.
Ai miei tempi la squadra che vinceva di più era la Juve - spiegherà a 'Il Posticipo' - quindi da bambino era normale che fossi un tifoso bianconero, ma giocavo nelle giovanili del Torino ed ero sempre un po' combattuto.
Per me il Toro è stata una seconda famiglia, ho iniziato a giocare lì fin da piccolo e ho fatto tutta la trafila fino alla Serie A. È stata una seconda casa, la società che mi ha insegnato i veri valori e penso che questa sia la cosa più importante.
La prossima stagione il "suo" Toro sarà allenato dal caro amico Paolo. In esclusiva su Toro News l'ex centrocampista ha parlato proprio di Vanoli e del loro rapporto.