La qualità dell'Inter batte il gioco del Toro, granata senza cattiveria quando c'è da soffrire
La qualità dell’Inter batte il gioco del Toro, granata senza cattiveria quando c'è da soffrire.
7 tiri del Toro verso lo specchio dell’Inter, 4 dei neroazzurri verso la porta granata, risultato 4 a 2. Il Toro gioca e domina per 70 minuti, l’Inter lascia in panca Perisic e Lautaro, ma è il “Toro interista” quello davvero determinante. E comunque in campo c’erano Lukaku e Sanchez, non pizza e fichi. Eppure il Toro li ha contenuti, è ripartito e ha giocato una gran partita. Poi dopo il rigore di Ansaldi, sacrosanto per il fallo su Singo, il buio. La fasolada che ha portato al primo gol interista, va vista e rivista. Ci sono in area nostra almeno quattro giocatori fermi, inermi, gelati, che guardano la palla che rimbalza contro la traversa. E intanto gli attaccanti interisti si posizionano. Due di questi quattro sono difensori, che se non sono tesi, concentrati, incazzati lì quando lo sono? Pure il portiere gira a vuoto, come già su un traversone innocuo del primo tempo, ma su Sirigu non mi esprimo più. Tutto chiaro. Ripeto tutti a farfalle. E subito dopo Meite regala una palla a metà campo all’Inter che sul 2 a 1 riparte in contropiede. Loro si caricano, noi ci deprimiamo. Poi certo ci pensa Lautaro e un rigore su cui esprimo alcuni dubbi. Ma se il guardalinee segnala il fuorigioco di Hakimi subito, la palla non finisce a N’Koulou, giusto? Il difensore la rimette in gioco tentando lo stop, ma se l’azione viene fermata prima, è tutto inutile, giusto? Poi perchè N’Koulou non provi a buttarla via, piuttosto che palleggiarla in mezzo all’area, senza accorgersi del rientro di Hakimi, resta un mistero. E non è la prima volta. Chiedere che non sia più schierato mi sembra il minimo. Insomma l’Inter ha visto il sangue, Conte quando vede l’avversario in difficoltà carica da par suo, ma quando c’era da costruite qualcosa sembrava di vedere il peggior Nereo Rocco degli anni 60. Un difetto non da poco per una squadra con la qualità dell’Inter. Salvata da una panchina strepitosa. Zaza si è mangiato 2 gol, ma ne ha fatto uno molto bello, Verdi nel primo tempo gli ha regalato una palla d’oro e ha giocato il miglior primo tempo da quando è al Toro. Poi l’infortunio da stress di prestazione. Basta chiedersi dove sia finito Verdi, Verdi è quello del primo tempo di oggi, semplicemente non si allena adeguatamente. Punto. Non ci sono alibi. Il centrocampo ha retto e costruito, siamo ripartiti quasi sempre, Singo è stato fenomenale ed è normale che uno così proveranno a portacelo via. E tutto questo con Lukic, Goiak, Vojdova, fuori per Covid e il Gallo fuori perché dolorante. Poi il buio, ci hanno fatto “bau” e subito a cagarci addosso. Andiamo nel caos, nel panico, e diventa anche un problema di posizioni in campo, di distanze, di concentrazione. Non funziona più niente, se è Rincon il primo a sbagliare il problema è profondo. Il Toro è stato raggiunto e superato 11 volte in questo campionato. Il Toro è la peggior difesa del campionato, e i gol subiti sono al 90 % presi dopo essere andati in vantaggio. Incredibile. Ci sarebbe da aprire dibattiti e simposi, se non significassero serie B.