Josè Mourinho
Josè Mourinho

Derby di Istanbul: arbitraggio, squalifica e accuse di razzismo a Mou che non ci sta !

Per stemperare le tensioni delle ultime settimane, soprattutto dopo la sospensione della sfida tra Galatasaray e Adana Demirspor, con i giocatori di quest'ultima che avevano deciso di abbandonare il campo per protestare in seguito ad un rigore assegnato al Gala, è stato deciso di affidare la delicatissima gara tra Galatasaray e Fenerbache ad uno dei migliori arbitri internazionali, precisamente allo sloveno Slavko Vincic.

La partita è terminata 0-0, risultato che avvantaggia i padroni di casa del Galatasaray che rimangono primi a 65 punti, seguiti dal Fenerbache secondo a 61. 

Le polemiche iniziano dopo la gara. In conferenza stampa, Jose Mourinho, ha ringraziato l'arbitro sloveno per non essersi fatto condizionare dai componenti della panchina del Gala, che a detta sua "saltavano come scimmie ad ogni decisione". Lo Special One ha continuato dichiarando che “l'arbitro ha avuto grande carattere, in quello che si può considerare un ambiente da giungla” e che "se fosse stato un arbitro Turco, avrebbe dato un giallo ad Akcicek (ndr suo difensore) e avrei dovuto sostituirlo dopo 5 minuti ”.

Dopo la gara è arrivata una squalifica di ben 4 giornate dalla Federcalcio Turca; due turni per "espressioni offensive" verso la comunità calcistica e arbitrale turca e altri due per “condotta antisportiva”, in seguito alle parole pronunciate in conferenza sul comportamento della panchina avversaria. Sentenza che ha destato molti dubbi, infatti, indagando sul giudice che lo ha squalificato, si è scoperto essere un tifoso del Galatasaray. Sui social si stanno diffondendo proprio alcune foto di Celil Nuri Demiturk, presidente della Commissione Disciplinare della Federcalcio Turca, con la maglia del Gala.

In seguito alle dichiarazioni del portoghese, il Gala ha pubblicato un comunicato ufficiale che lo accusa di razzismo e di gravi offese verso il popolo turco, aggiungendo che verrà denunciato a Fifa e Uefa.

il Club allenato da Mourinho ha risposto sottolineando che il tecnico ha sempre avuto ottimi rapporti con persone provenienti da tutto il mondo, specificando che la frase è stata decontestualizzata e distorta deliberatamente. Poichè non c'è stata nessuna intenzione razzista, verranno presi provvedimenti legali verso il Gala per aver manipolato la situazione e lanciato queste gravissime accuse. L' allenatore portoghese, tramite i legali del suo club, ha deciso di intraprendere un'azione legale contro il Galatasaray per aver arrecato danni morali per più di 50mila euro.

Moltissime persone che hanno avuto a che fare con Mou nel corso degli anni gli stanno dimostrando la loro vicinanza, ad esempio l'ex Roma Maissa Ndiaye, che si è espresso così ai microfoni di Gianlucadimarzio.com :

"Mourinho non è un razzista, ha sempre trattato tutti allo stesso modo. Mi ha chiesto spesso della mia storia e mi ha raccontato del suo viaggio in Senegal, amava il mio popolo. Non è solo un allenatore, è un educatore, un padre

A difenderlo anche Didier Drogba, (ex attaccante del Galatasaray e del Chelsea di Mou) che sul suo profilo X ha scritto :

"… Ho visto i recenti commenti su Mourinho. Fidatevi di me quando vi dico che conosco José da 25 anni e che non è razzista: la storia (passata e recente) lo dimostra. Concentriamoci sulle nostre partite, sosteniamo i nostri leoni e vinciamo il campionato. Come può mio "papà" essere razzista, dai ragazzi…".

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Mou ha spesso avuto nelle sue squadre molti giocatori africani o con origini africane, con i quali ha sempre avuto ottimi rapporti. Pensiamo solo ai suoi attaccanti: al Chelsea Drogba, al Manchester United Lukaku, alla Roma Abraham, all'Inter Balotelli ed Eto'o, poi ancora al Chelsea Lukaku e Demba Ba, al Tottenham Bergwijn e adesso al Fenerbache En-Nesyri

Ha visitato il Ghana andando a trovare la famiglia di Essien, (con il quale ha sempre detto di avere un rapporto padre-figlio) il Senegal, la Namibia e la Costa d'Avorio portando il suo aiuto tramite il Word Food Program di cui è ambasciatore. Proprio su questa esperienza ha dichiarato che :

"Questa causa è molto vicina ai cuori della mia famiglia e mio. Se potessimo mettere a frutto lo spirito e la volontà di fare fronte ai bisogni nutrizionali dei più poveri, potremmo allora avere davvero una possibilità di porre fine alla fame nell’ arco della nostra vita”.

Ha sempre sostenuto di amare l'Africa, che vanta giocatori i quali dimostrano orgoglio nel rappresentare il proprio paese di origine e di credere fermamente nel movimento calcistico africano, sostenendo anche che la Fifa dovrebbe incentivare i giocatori a rappresentare il proprio paese d'origine, ritenendo che ciò renderebbe più probabile vedere trionfare una nazione africana al mondiale.

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Jose Mourinho è senza dubbio un personaggio controverso in campo; come allenatore ognuno può giudicarlo come vuole e può essere definito davvero in tanti modi, ma chiunque ha avuto l'onore di conoscerlo come persona, parla di lui come un uomo buono, sicuramente non razzista.