Resurrezione granata
Resurrezione granata

E così, questa lungimirante società ambiziosa e con programmi e idee chiare, sempre attenta e vigile sul mercato oltre che reattiva quando si tratta di competere per le prime scelte, riesce nell'impresa di cedere il proprio capitano e bandiera dell'ultima stagione, meno di un anno dopo  averne sfiorato la cessione; allora il ragazzo forse era convinto di essere davvero apprezzato e stimato dalla presidenza. 

Poi anche Alessandro, come altri suoi predecessori, ha dovuto aprire gli occhi: se fosse davvero così stimato e apprezzato dalla proprietà, non avrebbe da tempo l'ingaggio che ha oggi e che è più basso di molti, troppi suoi compagni. 

Alessandro avrebbe meritato un premio fedeltà ed un ingaggio top, vicino al massimo del tetto salariale. Invece ancora oggi prende meno della metà di questo tetto. La ambizioni del ragazzo poi sono legittime, chi giocherebbe per non vincere mai nulla, chi può essere motivato dal giocare solo per il gusto di galleggiare? Nessuno appunto. 

Così anche quest'anno tabula rasa. Dopo avere totalmente rifatto la rosa negli ultimi quattro anni, anche quest'anno si ricomincia nel gioco dell'oca o se preferite nel passo del gambero. 

Ad ogni passetto in avanti deve corrispondere un passo indietro se non due. Soprattutto nel triennio di Juric la sensazione era stata questa, ma anche prima. 

Rodriguez, Gemello e Djidji svincolati. Schuurs infortunato grave fino a ottobre. Buongiorno in partenza. In quattro e quattr'otto l'unico vero punto di forza del Toro di Juric dello scroso anno, cioè la difesa, è stata polverizzata. Si riparte quasi da zero e i nomi che si leggono non eccitano anzi…. L'attacco asfittico dello scorso anno in compenso , c'è ancora, così come il portiere incerto degli ultimi anni. 

Povero Vanoli: chissà se si sta già rendendo conto che si è buttato in una avventura molto peircolosa per gli allenatori; fior di tecnici sono finiti bruciati in questo Toro, da Ventura a Mihajlovic, da Mazzarri a Giampaolo fino a Juric, per tacere degli allenatori del passato, tutti finiti nel tritacarne granata , tipo Novellino, Beretta, Camolese, De Biasi, Zaccheroni e così via. 
 

Paolo Vanoli
Paolo Vanoli al Filadelfia

In bocca al lupo Vanoli, ne avrai davvero bisogno visto che tra dieci giorni inizia il ritiro e tra 35 giorni inizia il campionato con Milan e Atalanta , un inizio fatto apposta per testare la consistenza del gruppo granata ….già me che gruppo? Persi Buongiorno, Rodriguez, Djidji e avendo in rosa Seck, Karamoh, Radonjic, Ilkahn…i nomi che si leggono sono tutti nomi da serieB o da salvezza. Sommando questo al fatto che, Vanoli stesso non si è mai cimentato da primo allenatore in A, trarre conclusioni è facile. Se le cessioni di Buongiorno e Ilic oltra a quelle possibili di Savic e Sanabria , porteranno lauti incassi, ci saranno innesti ma, vedendo i vent'anni passati, dubito che siano all'altezza di chi è partito…

Tra i nomi usciti o in uscita, e i nomi dati in entrata, non riesco oggi a immaginarmi un Toro che non lotti per la salvezza. 

Sarò ben felice di sbagliarmi ma la sensazione è questa

In bocca al lupo Vanoli.