Luciano Spalletti
Luciano Spalletti

Durante il match serale di ieri sera, 29 settembre, il commissario tecnico della Nazionale italiana Luciano Spalletti ha assistito al match tra Napoli e Monza.

Nella giornata di oggi invece, ha rilasciato alcune dichiarazioni, riportate da LaPresse, a margine di un evento al presidio ospedaliero Santobono.

Il ct ha parlato di vari argomenti, tra cui anche un suo pensiero sui giovani nella Nazionale azzurra.

Ricci
Samuele Ricci

Sui giovani italiani

Ci sono dei giovani veramente forti che stanno crescendo e che stanno facendo vedere che quello dell’Italia può essere un futuro importante. 

Quei due nomi sono nella lista dei pre-convocati, li abbiamo già dati, e naturalmente ci fa piacere che ci siano forze nuove che possano venire poi a dare un contributo, una mano a quella che sarà la difficoltà che avremo ancora per mettere a posto le cose dopo che non abbiamo fatto un grandissimo europeo.

Su Ricci e Fagioli

Dobbiamo andare alla ricerca di quei calciatori lì, perché sono calciatori forti che però sono strutturati e che ormai hanno fatto vedere che quello è il loro timbro, il loro marchio di fabbrica. 

Ci sono calciatori più giovani che hanno fatto vedere delle buone cose ma che hanno ancora dei margini di miglioramento e attraverso quell’andare ad acchiappare quel qualcosa in più, quell’invenzione che uno può tirar fuori, che bisogna essere bravi a individuare poi e a dare spazio a questi ragazzi giovani

Sul ringiovanimento della rosa

Noi abbiamo deciso di ringiovanire molto la squadra ma questi due qui hanno un’età ancora accessibile, e anche questi sono dentro i nostri pensieri. 

È chiaro che bisogna fare attenzione, perché avendo cambiato modo di giocare ci siamo affidati più alle due punte, a calciatori che sanno fare un po’ tutto in campo, a questa disponibilità di prendersi anche la responsabilità di altri ruoli, di non essere soltanto questo comportamento qui, ma di essere anche ‘riesco anche a darti una mano in altre posizioni del campo’. 

In questo i centrocampisti sono quelli che riescono meglio a sviluppare questa funzione, questo comportamento, per cui noi continueremo così.