CENTROCAMPISTI

Ilíc: acquisto pregiato di gennaio ha fatto vedere grandi potenzialità ma anche limiti caratteriali e di concentrazione. In ogni caso il futuro è suo e di Ricci. (6,5)

Vieira: acquistato a gennaio per rinforzare numericamente il centrocampo non si è praticamente mai visto in campo, anche causa un infortunio. (s.v.)

Adopo: arrivato dalla serie C si è, piano piano, ritagliato un suo spazio culminato con il gol della qualificazione a San Siro contro il Milan. Poi si sono messi di mezzo i soliti procuratori che hanno lamentato lo scarso impiego, da qui l’accantonamento definitivo, il mancato rinnovo e l’approdo, nella prossima stagione, all’Atalanta. (6)

Ricci: con Buongiorno è il giocatore che più è migliorato nel corso della stagione. La sua crescita, anche fisica, lo sta trasformando in centrocampista universale. Alla naturale predisposizione alla costruzione del gioco ha aggiunto una notevole fase di interdizione e, nel finale, anche la capacità di inserimento che lo ha portato, tra l’altro, a segnare due reti. Con Ilic forma una grande coppia di centrocampo in attesa che Mancini, dopo l’impiego in Under 21, lo porti in pianta stabile nella nazionale maggiore. (7,5)

Gineitis: dopo l’inizio di stagione in Primavera, nel ritiro invernale ha saputo conquistare l’attenzione di Juric che lo ha portato stabilmente in prima squadra. Due apparizioni da titolare non banali, a San Siro contro il Milan e in casa contro la Roma. Ancora acerbo avrà bisogno di farsi le ossa altrove. (6)

Linetty: dopo i primi anni al Toro dove aveva ricevuto più critiche che giudizi positivi, è passato, per effetto dello smantellamento del centrocampo, da quinta scelta lo scorso anno a prima alternativa. Pur con i noti limiti tecnici ha saputo ritagliarsi un buon minutaggio, entrando nel cuore del Mister e dei tifosi per la sua grande generosità. Uno come Karol non può mancare in un organico. (6,5)

Sandro Mellano