Urbano Cairo
Urbano Cairo

Quando Cairo "supererà" Pianelli

Tuttosport prosegue svelando il record di Urbano Cairo:

Il primo dicembre, fra tre mesi e mezzo, Urbano Cairo raggiungerà Pianelli: 7.030 giorni anche lui. Cairo diventò presidente il 2 settembre 2005, dopo il fallimento cimminelliano e il mai abbastanza lodato salvataggio compiuto dai Lodisti, capaci di mantenere in vita la storia e il simbolo del Torino nato il 3 dicembre del 1906. 

Era sull’orlo del fallimento da anni il Torino preso da Pianelli, risanato e progressivamente rilanciato, riportato persino ai vertici del calcio italiano come non accadeva dai tempi del Grande Torino e poi man mano perduto, negli ultimi anni (la recessione industriale, un insieme di strategie sbagliate e problemi giudiziari sventrarono l’attività imprenditoriale e sportiva del grande, indimenticabile presidente: quando Sergio Rossi gli succedette, dovette affrontare anche lui un realistico piano di risanamento). 

Urbano Cairo al Filadelfia

Il Torino (per quasi un secolo di vita) ha sempre avuto al comando un presidente circondato da un gruppo di grandi azionisti, pronti anche a consigliarlo, non solo ad aiutarlo materialmente, nonché da un esercito di piccoli azionisti. Tutti innamorati. 

Poi, però, quel concetto di “squadra di tifosi” cominciò a perdersi sempre più, fino al taglio netto compiuto da Cairo. Perché da quando c’è Cairo, c’è soltanto Cairo. "E Cairo non ama abbastanza il Toro, è chiaro, chiarissimo. Altrimenti farebbe di più, molto di più. E a 360 gradi", ci disse l’ex ct del volley Berruto, tifosissimo granata, un paio di anni fa. Certo, è tutto imparagonabile: epoche, uomini, ma soprattutto i costi dell’attività calcio. 


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