Handanovic para tutto, ma si può vincere senza attaccanti?

Sanabria svolge un gran lavoro, bisogna dirlo. Oggi meritava il gol, bravo il portiere dell’Inter su suo colpo di testa. Però il gol non è arrivato ed è un problema. Perché ho contato almeno sei o sette palle gol granata, contro un bel tiro di Dimarco, e un colpo di testa di Skriniar, sventato da Savic, ma lì su palla alta ci arriva, ormai l’abbiamo capito. Su rasoterra e uscite bisogna lavorare. Neroazzurri pressanti e pericolosi solo negli ultimi venti minuti, quando Vojvoda non stava più in piedi, e Zima buttato a metà campo ha sofferto, non è entrato bene il ceco, ma ragazzi in quella posizione a metà campo ci voleva un’alternativa di ruolo. In panchina non c’era. Abbiamo buttato almeno un punto, ma la mia sensazione è che, nonostante il nostro calo, reggessimo bene. Benissimo Vlasic, pericoloso ovunque, Radonjic è entrato male ma dopo ha scoccato un gran tiro, altra paratona di Handanovic. Buongiorno e Rodriguez si muovono ormai a memoria, il lavoro di Juric si vede. Lautaro ha girato spesso a vuoto, Dzeko non pervenuto.  Inter in difficoltà, più mentale che fisica, soprattutto inter di Inzaghi che gioca davvero di fisico e lancio lungo. Poco altro. Quanto spreco, avessimo noi Barella. Grande pennellata in occasione del gol, tanto che non mi sento di buttare la croce sul giovane turco Ilkan. Lasciamolo in pace, precipitoso il cambio di Linetty che ha battagliato con Brozovic, Barella, e Calhanoglu. Forse il pezzo forte della premiata ditta Juric-Paro non è la sostituzione, ma faccio presente che all’ottantasettesimo Inzaghi metteva Gosens, che a noi servirebbe come il pane. Dopo aver messo Correa e Bastoni. La verità è che quelle occasioni davanti al loro portiere andrebbero sfruttate. Tutti più cattivi, quello si può fare. Inventarsi bomber quello purtroppo è più difficile.