Toro, è iniziata la stagione con tanto lavoro da fare
È iniziata ieri la stagione 20/21 per il Torino F.C., cominciata con la presentazione di mister Giampaolo nella consueta cornice della sala conferenze dello stadio Grande Torino e proseguita con il primo allenamento della stagione guidato dal nuovo mister.
Nella sua presentazione sono state emblematiche e molto significative delle parole di Giampaolo: “So che ci saranno delle difficoltà, so che si dovrà sputare sangue".
Primo allenamento che, per le restrizioni dovute al Covid, è stato accessibile solo ai giornalisti.
Tanti tasselli si stanno cercando di porre per costruire un mosaico sinonimo di un progetto ambizioso e duraturo, ma ancora tanti ne mancano e dovranno essere sistemati.
Partiamo da quelli che sono stati individuati: l’inizio di un nuovo ciclo, il primo acquisto Ricardo Rodriguez e un altro molto importante che prenderà forma nei prossimi mesi relativo all’intervento del presidente Cairo e del Commendator Beretta per realizzare al Fila una mensa e una sala relax.
Il Filadelfia sarà la sede del ritiro estivo dei granata. Annullato all’ultimo il ritiro a Biella (per molti tifosi e addetti ai lavori meglio non commentare questa decisione dopo mesi di lavoro da parte del comune di Biella. Scelta quanto meno discutibile).
Era stato promesso un mercato veloce e invece il giorno del raduno solo un innesto. È vero che altre poche squadre hanno fatto acquisti ma il Toro deve guardare solo al Toro dopo la deludente stagione dell’anno scorso. È emerso chiaramente che si privilegia la scelta di giocatori già allenati da Giampaolo, però sarebbero nomi che non entusiasmano i tifosi. Anche secondo l'opinione di molti addetti ai lavori e non solo, questi elementi non sono all’altezza di una squadra che vuole puntare all’Europa e quindi anche questi obiettivi sono al quanto discutibili. Poi si sa che il giudice per stabilire chi aveva ragione sarà il campo.
C’è da rinforzarsi in fretta, cedere chi non vuole restare a Torino per poi consentire a Giampaolo il tempo di lavorare quando questo già scarseggia a causa di un campionato finito tardi e con il prossimo che comincerà tra poche settimane.
In più poca chiarezza su diversi temi: il Robaldo ieri citato dal presidente Cairo, il quale ha spiegato che pensava servissero pochi mesi per risolvere le questioni burocratiche e di iniziare a costruire il centro sportivo ad inizio 2017. Ma nulla più, quando sarebbe stato opportuno comunicare quando ci saranno ulteriori e soprattutto concreti passi in avanti per costruire la futura casa del settore giovanile granata.
In più ieri non è apparso neanche un comunicato sul sito ufficiale del Club con i nomi dei convocati al raduno e con le motivazioni per chi era assente. Piccole accortezze però importanti e che altri Club curano (vedi Cagliari e Benevento).
Si dovrà presto completare la squadra, continuare a lavorare sul Filadelfia, iniziare a costruire e finire il prima possibile il Robaldo e riconquistare l’affetto e la fiducia del popolo granata.
Solo così potrà essere completato un mosaico ben fatto con un Toro proiettato all’Europa, con la firma di Marco Giampaolo.
Giovanni Goria