Continua la trattativa Bonaventura. Più passano i giorni e più si sta intensificando. Il Jack milanista venerdì sera ha avuto la “matematica” certezza che in rossonero non c’è più posto per lui. Contro la Juve, infatti, era tra i più in forma eppure Pioli al 7’ del secondo tempo lo ha sostituito. Stava rendendo più “frizzante” la manovra rossonera ma è stato tirato fuori. All’uscita, assai contrariato, il giocatore ha avuto qualcosa da dire e ridire al tecnico. Segno evidente che il suo tempo in rossonero è scaduto. Bonaventura c’è rimasto male e in quel frangente ha capito quanto sia importante la fiducia di un ambiente, ha metabolizzato che andare in un club che crede nelle sue possibilità e che lo sta fortemente cercando avendolo messo al centro del suo progetto è fondamentale per il prosieguo della carriera. Senza dimenticare i tifosi che gli stanno mandando messaggi di “benvenuto” sui social. Insomma, il Toro vuole Bonaventura.

I dettagli

Veniamo dunque alla trattativa. Anche Davide Vagnati, come prima aveva fatto Massimo Bava, si è messo in contatto con Mino Raiola che cura gli interessi del giocatore tanto caro al Toro. Oltre alle valutazioni tecniche che mettono Bonaventura nel cuore del piano di rafforzamento, si è discusso pure di contratto e di soldi. In questo momento il tuttofare rossonero (può agire da esterno alto, trequartista e anche da centrocampista) dal Milan percepisce un ingaggio di due milioni netti a stagione. Considerando che arriverebbe a parametro zero, l’ostacolo finanziario si potrebbe superare senza particolare problemi. La discussione si sta facendo più complessa per quanto riguarda la durata del contratto. Raiola spinge per un triennale visto che Bonaventura compirà 31 anni il prossimo agosto e questo potrebbe essere l’ultimo contratto importante della sua carriera, mentre il Toro, proprio in virtù della carta di identità, vorrebbe fermarsi a due (stagioni). Magari con un’opzione per la terza. Liofilizzando il discorso, la proposta che il Toro ha consegnato a Raiola è di 3,5 milioni totali (al netto) per due stagioni. Più bonus legati alla conquista dell’Europa. E su queste basi si sta discutendo, anche perché da parte del giocatore c’è la volontà di andare al Toro. Tra le due parti è stata decisa una pausa di riflessione. I granata devono avere la certezza di continuare a giocare in serie A. La speranza è che questo accada presto visto, che nelle prossime due partite, al Grande Torino a porte chiuse, Belotti e compagni affronteranno Parma e Udinese. Se dovessero conquistare sei punti, il più sarà fatto e l’operazione Bonaventura potrebbe avere un’accelerata importante.

(fonte tuttosport.com)