Cairo, Vagnati e Moretti
Cairo, Vagnati e Moretti

Spendere per migliorare, per alzare la famosa asticella che, evidentemente non è solo quella di Tamberi, per giocare forse per tornare in Europa.
Spendere quanto incassato, anche se "a rate", dato che ormai tutti comprano con più o meno obbligo e con percentuali sulla eventuale rivendita.


Se il Torino non compera evidentemente ha ragione chi dice che gli incassi servono a ripianare perdite pregresse e mica così lievi, che però è il solito cane che si morde la coda.
Poi si può sempre cedere la società, è vero, ammesso e non concesso ci sia chi la vuole e che si possa comprare, perché ho sempre il dubbio che a Torino ci siano problemi, non tanto per il prezzo del Toro (e se il console Lotito vuole più di un miliardo per la Lazio...), quanto perché... siamo nell' unica città dove ci sono due squadre con diritti un tantino diversi.


La storia è risaputa, ma questo non impedisce di scrivere qualcosa di diverso all' attuale gestione, anche facendo delle scelte; poi i soldi non li metto io ed è anche difficile distinguere la realtà dalle esigenze giornalistiche, considerando che, sempre in città, un allenatore ha pazienza e l' altro è contentissimo anche se ha quasi sempre perso e gli mancano più giocatori che al "povero" Vanoli.


Tant'è, il mercato è il mercato, tra pochi giorni inizia il campionato, e non è mezzo gaudio che quelli bravi, e neppure i fenomeni, siano riusciti a quadrare il cerchio, anche con i soldi e le competenze, ammesso ci siano davvero gli uni e gli altri.

Maurizio Vigliani