TORINO (3-4-1-2):

SIRIGU 6: Battuto solo su rigore, non deve compiere parate importanti, ma è molto impegnato nel giocare con i piedi, visto che i compagni sono più bravi a passare il pallone all'indietro, invece che in avanti.

LYANCO 5,5: Anche se soffre la velocità di Borini, la prestazione tutto sommato è positiva, esente da errori importanti. Attento e concentrato, paga però la tensione e la sua irruenza, che lo porta all'ennesima ammonizione. Longo sceglie di sacrificarlo per provare l'assalto finale.

st 21′ BERENGUER 6: Riesce a dare vivacità e velocità alla manovra, provando anche a puntare l'uomo e creare superiorità numerica. Un paio di spunti sulla sinistra: nel primo si sbilancia da solo, sprecando tutto, e nella seconda serve un pallone a Belotti rimpallato in angolo. Ha però il merito di dare il via all'azione del pareggio.

NKOULOU 5,5: Nel primo tempo le sue chiusure perfette salvano il Toro in più di un'occasione. Sembra la sua solita gara autoritaria, ma la clamorosa ingenuità che commette ad inizio ripresa (gomitata inutile su Borini ormai chiuso), che costa il rigore, è un errore da matita rossa.

BREMER 6,5: Attento nelle marcatura, determinante con alcune chiusure, come quando si immola sul tiro a botta sicura di Verre.

DE SILVESTRI: s.v.

pt 14′ AINA 5: Conferma di avere nella discontinuità, il suo maggior difetto. Fatica ad entrare in partita, si perde gli avversari, è puntualmente in difficoltà in fase difensiva. Tenta di creare qualcosa quando si affaccia in avanti, ma è troppo impreciso per incidere.

MEITE' 6: Nel primo tempo appare in difficoltà, perchè avendole giocate tutte, soffre la rapidità dei centrocampisti veronesi. Meglio nella ripresa, quando i ritmi calano e riesce a recuperare un numero superiore di palloni.

RINCON 5,5: Una prova che conferma la difficile stagione: prova a battagliare in mezzo al campo, ma senza riuscire mai a fare una buona interdizione. In fase di costruzione invece, nonostante l'impegno, è confuso e impreciso.

ANSALDI 6: Nel primo tempo, sembra assente, perchè tocca veramente pochissimi palloni. Meglio nella ripresa quando i ritmi calano e mette in mezzo uno splendido cross, su cui Zaza si avventa per il pareggio. Denota però uno stato di forma a dir poco precario: quando arriva sul fondo, non punta mai l'avversario, ma si sposta la palla più volte dal sinistro al destro, fino a che non trova lo spazio per il cross.

VERDI 5,5: Serata poco brillante per il fantasista granata, che fatica a trovare la posizione, ingabbiato bene dai difensori veronesi. Qualche buono spunto, ma non dà mai continuità, anche se si sacrifica tanto in fase di copertura.

ZAZA 6: Una luce nel buio. La solita prova inconcludente, stretto nella marcatura dei centrali veronesi, prova a lottare, ma sbaglia tocchi e movimenti, andando anche a danneggiare Belotti. Dopo essersi preso l'ennesimo giallo "stupido", si ricorda di essere un giocatore di serie A e incorna il cross di Ansaldi, per realizzare un pareggio fondamentale nella corsa alla salvezza.

BELOTTI 6: Ci mette il solito impegno, ma appare isolato e poco aiutato da Zaza. Ogni tanto prova l'azione personale, ma è sovrastato dai difensori scaligeri. Nel finale si avventa su un calcio d'angolo e di testa centra un palo clamoroso, come a Firenze: sarebbe stato il gol - salvezza.

ALL. LONGO 5,5: Toro dominato per buona parte dell'incontro, da una squadra con tantissimi assenti (in pratica senza attacco), e con molte meno motivazioni. Per fortuna Zaza si è risvegliato al momento giusto, ma il tutto sembra più casuale che cercato. La squadra appare stanca, ma il tecnico granata non osa nemmeno provare forze fresche: Berenguer dà un nuovo assetto tattico, ma non è quello che cambia la partita.

Verona (3-4-2-1):

Silvestri 6,5 - Rrahmani 6,5 - Gunter 5 - Empereur 6 - Faraoni 6,5 - Pessina 6,5 - Veloso 5,5 - Lazovic 5,5 (st 34′ Di Marco s.v.) - Borini 6,5 (st 34′ Stepinski s.v.) - Verre 6 (st 6′ Eysseric 5) - Salcedo 6 (st 20′ Zaccagni 6) - ALL. Juric 6,5

ARBITRO, sig. VALERI 5: Ancora una volta il Toro non riesce a vincere con lui, e a giudicare dalla prestazione dell'arbitro romano, si capisce il perchè. I suoi fischi sono spesso indecifrabili, ma la sensazione è che appena ci sia la possibilità, trovi piacere a fischiare contro i padroni di casa. Non vede un rigore su Belotti nel primo tempo, con Rrahmani che spinge il capitano granata senza mai guardare il pallone (e anche qui, il VAR non si fa sentire), mentre accorre prontamente quando viene richiamato per un braccio di Nkoulou che nemmeno guarda Borini.