Eraldo Pecci
Eraldo Pecci

Un gol nella vittoria a Como per due a zero

 

Quella partita la ricordo meno, se non che battei Vecchi in uscita.

 

Lo scudetto perso con la Fiorentina

 

Ecco, di quella partita ricordo pochissime cose. L'unica cosa che ho in mente è che per noi fece gol Vierchowod che era un ex e che io per descriverlo dicevo sempre che riusciva a marcare due attaccanti contemporaneamente. Mamma mia che forza.

 

Un pensiero su Luciano Castellini

Grande Giaguaro. Ogni tanto ci sentiamo. Si è addolcito con il tempo, una volta era un orso, era difficile stanarlo. Adesso, figuratevi un po’, a volte chiama addirittura lui. Robe da pazzi.

 

Le diverse squadre girate nella sua carriera

Le squadre sono come le donne, ognuna diversa dall’altra, ognuna con un carattere e un fascino particolare. Ci sono quelle più fredde e quelle più passionali. Ho avuto la fortuna di giocare in piazze sempre molto appassionate, che ti lasciano indiscutibilmente qualcosa sulla pelle.

 

Il Torino nel cuore di Pecci

Il Torino si porta dietro una storia tragica che non può non conquistarti. Quando arrivai al Toro, avrei dovuto capire tutto subito: in sede c’erano due gatti neri che di toccavano i maroni. A parte gli scherzi il Torino ti entra nelle ossa. Basta fare un giro al Filadelfia, oppure a Superga, e senti qualcosa di speciale.