Tomás Rincón
Tomás Rincón, centrocampista del TorinoFc

Il periodo al Torino

A Torino è stato un periodo bellissimo. Mio figlio era appena nato e la città era bellissima. Una città nuova, nel Nord Italia, dove i tifosi mi hanno accolto benissimo nonostante arrivassi dalla Juventus. 

Quando abbiamo fatto quell’anno record con Mazzarri, abbiamo vissuto un momento bellissimo. Sono tornato a trovarli nei giorni scorsi perché gli voglio bene. 

Ci sono ancora Milinkovic-Savić, Vojvoda, Sanabria, Linetty e qualcun altro. Ricordo quando Milinkovic prese la traversa in Coppa Italia: un animale, un gigante, il portiere più enorme della Serie A, l’ho visto crescere molto.

Rincón
Tomas Rincon

Sul tipo di giocatore che si sente

Sono un calciatore che ama i duelli in campo. Non faccio trash-talking, ma ho grande intensità. Mi viene naturale: dalla passione, dall’intensità, dalla rabbia agonistica, quella che voi chiamate ‘garra’. 

Durante la mia carriera mi è stata riconosciuta, è sempre stata un’incazzatura sana perché avevo un buon rapporto con tutti. Anche con i miei avversari: De Paul, ai tempi dell’Udinese, mi odiava perché mi mandavano sempre a prenderlo a uomo e ogni volta che giocavamo contro mi diceva ‘Ancora tu, mamma mia’. Con Gasperini andavamo sempre a uomo, con il Torino anche.