Paolo Vanoli
Paolo Vanoli

Dopo un'estate accesissima causata dall'aspra contestazione nei confronti di Cairo, i tifosi del Torino possono godersi la prima pausa stagionale consapevoli di aver cominciato alla grande questa stagione 24/25.

Tra le sorprese di questo inizio, sebbene qualcuno ci avesse già avvisati in pieno precampionato, il nuovo mister Paolo Vanoli.

Anche Rivista Undici si unisce al coro di chi, come molti, ha apprezzato l'inizio “sprint” del tecnico di Varese. Un dottor Jekill e mister Hyde, viene descritto da Simone Mario Dagani. “Tanto pacato e analitico con la stampa quanto focoso e scalmanato quando segue e guida i suoi giocatori da bordocampo”, si legge.

Un tipo di allenatore che non ha avuto un'ascesa rapida, ma la cui esperienza è maturata in anni di gavetta, partendo dalla Serie D fino ad arrivare in massima serie con il Torino.

Simile a Juric, ma..

Poi si passa alle differenze tra Juric e Vanoli. "Il suo è uno stile che ricorda a grandi linee quello di Ivan Juric, almeno per l’abbigliamento, il taglio di capelli e il modo passionale con cui vive le partite", ma le differenze ci sono, e sono a livello tattico.

Juric
Ivan Juric

Il gioco della squadra granata è cambiato molto, a partire da una solidità difensiva costruita in modo diverso, meno radicale rispetto all’era-Juric: se prima il principio base era quello della marcatura a uomo a tutto campo, adesso la fase di non possesso si fonda sulla linea a tre che diventa a cinque, sul supporto arretrato dei centrocampisti che si abbassano per schermare gli attacchi per linee centrali, sulle punte vanno a portare la prima pressione.

Ma ecco la vera rivoluzione apportata da Vanoli.


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