Raffaele Sergio: “Il Toro può essere rivelazione della stagione"
L'ex terzino: "Vanoli grande lavoratore, conferenze sincere ed equilibrate. Perplesso su una mossa di Cairo...”
Il 2 settembre scorso sono stati compiuti 19 anni di Urbano Cairo al Torino. Nonostante il buon inizio di stagione, proseguono diverse contestazioni da parte del tifo granata nei confronti della presidenza del club. Qual è il suo pensiero su questa situazione?
“Il Torino con la presidenza di Cairo ha sempre tenuto i bilanci in ordine, in un mondo del calcio dove è sempre difficile competere e tenere all'attivo una società sul profilo economico. Questo gli va riconosciuto, a mio avviso. L'obiettivo è tenersi sulla 'parte sinistra' della classifica e non mi sembra che le aspettative siano state deluse a riguardo. L'intento del Presidente, a quanto pare, è quello di raggiungere un traguardo sportivo basato sulla tranquillità, anche se può essere una scelta non condivisa dai tifosi del Torino che desiderano vedere sempre il meglio dalla propria squadra. Vedremo se con la presenza di Vanoli si potrà pensare di raggiungere traguardi più ambiti.
Sulla gestione dell'organigramma societario devo dire che Cairo mi ha lasciato abbastanza perplesso. Figure molto importanti e carismatiche come quella di Renato Zaccarelli, Antonio Comi e Silvano Benedetti sono state allontanate e non credo meritassero questa sorte. A mio parere, profili del genere che hanno fatto la storia del Toro vanno tenuti stretti all'interno di un gruppo di lavoro, perché hanno dato un fortissimo contributo nel migliorare tanti aspetti di questo club, soprattutto nella formazione del settore giovanile. Sono tutte persone dal grande spessore umano e professionale. Spero che il Presidente rivaluti certe scelte, perché potrebbe risentire dell'assenza di queste persone speciali in futuro”.