L'ex Toro Gomis si racconta: "Credevo di non valere più nulla una volta tolta la maglietta"
Il portiere racconta, in una lunga intervista a La Stampa, la vita dopo l'infortunio che ne ha condizionato la carriera e la salute mentale
Si è raccontato a La Stampa l'ex portiere del Torino Lys Gomis, parlando della sua battaglia contro la depressione dopo l'infortunio al tendine rotuleo che lo ha tenuto lontano dai campi da calcio.
"Dal momento che ho smesso con il calcio dei grandi sono entrato in una fase depressiva", dice il calciatore nato a Cuneo. “Non accettavo di aver smesso perchè la mia vita è sempre stata il calcio. Mi sentivo un fallito”.
Poi racconta di come questa situazione abbia alimentato anche un malessere che ha cercato di lenire così, “bevevo tanto per non restare con i miei pensieri. Usavo sostanze stupefacenti per sentirmi meglio. Credevo di non valere più nulla una volta tolta la maglietta da calciatore”.
Il portiere italo-senegalese ha potuto toccare la Serie A con il Torino, squadra in cui è cresciuto. Poi varie esperienze in cadetteria con Ascoli e Trapani ed altre esperienze in Serie C con Lecce, Paganese e Teramo. Nel mezzo anche un esperienza in Romania con il Timisoara.
Una volta toccato il fondo, il calciatore ha trovato le forze per ripartire.