L'ex Toro Gomis si racconta: "Credevo di non valere più nulla una volta tolta la maglietta"
Il portiere racconta, in una lunga intervista a La Stampa, la vita dopo l'infortunio che ne ha condizionato la carriera e la salute mentale
La rinascita di Gomis nel 2024
Il classe '89 continua, “nascondevo il problema con semplicità”. Poi, il punto di non ritorno, conscio che doveva fare qualcosa per riprendere la propria vita in mano.
Una mattina ho guardato lo specchio e la figura che vedevo riflessa non ero io. Nessuna emozione, apatia completa.
Da qui un percorso che lo ha aiutato a ripartire all'inizio del 2024 in maniera graduale. “Prima sono andato al Sert” afferma. Ma la paura di diventare dipendente dai farmaci lo ha portato a chiedere ancora aiuto.
Così, si è rivolto ad una struttura di Villafranca d'Asti specializzata in recupero dalle tossicodipendenze.
Tantissime sedute lavorando su di me, il mio stile di vita e l’ambiente con cui mi devo confrontare. Ho amato la fase degli alti e bassi, le persone con cui vivo, ma partendo sempre dal fatto che il problema ero io, non gli altri.
Continua poi il portiere, “in quei cinque mesi ho pianto di nuovo. Con coraggio ho chiesto scusa a tutti coloro che ho ferito. E sono rinato”.
Ora il portiere sta bene ed è pronto ad essere un esempio facendo prevenzione e scrivendo un libro. “Ora ci godiamo il panorama”, continua, e noi siamo felici di sentirglielo dire.