Gabriele Gravina
Gabriele Gravina, presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio

Costi troppo elevati 

I tempi sono a ieri, questa è un’esigenza di sistema. Non si può più assistere a quello che stiamo vivendo in queste settimane. C’è molta armonia in questo momento, c’è senso di responsabilità e condivisione. 

La Serie A ha questa autonomia che tuteliamo, ma c’è maggiore disponibilità che vedo in tutti i Presidenti, dalla Serie A ai Dilettanti. È un virus che contamina e contagia tutto il calcio italiano, riguarda tutte le componenti. C’è un appello al senso della responsabilità anche ai calciatori e agli allenatori, il calcio è sensibile a questo tema e non può essere altrimenti. 

La riduzione della Serie A da 20 a 18 squadre non è il tema, la riforma sui format riguarda altre componenti. In alcuni campionati come la Serie B la quintultima è borderline tra playoff e playout, questo costringe le società ad avere degli oneri pazzeschi solo per il terrore di retrocedere in Serie C.

Conclusione 

C’è un’emergenza che viviamo da qualche settimana ed è la sostenibilità intesa come eliminazione di alcune componenti che stanno condizionando l’andamento dei campionati. 

Non possiamo avere 7-8 società che condizionano il campionato, classifiche riscritte con società che hanno programmato un’annata e subiranno delle modifiche alle classifiche. Non possiamo escludere il fallimento di un’azienda commerciale nell’arco di un anno, ma abbiamo il dovere di salvaguardare le competizioni. 

Chiederemo garanzie reali sulle partecipazioni delle società, io come Federazione voglio approvare il passaggio di quote di una società. Il primo tema è la sostenibilità, il secondo è ridisegnare il nostro piano strategico. Vogliamo mettere mano a una riforma che non può essere più rinviabile.