Sommer contro i calendari: "E' una grossa discussione"
Con il nuovo formato della Champions League, infatti, le squadre si trovano a dover affrontare più match nella fase a gironi, con un conseguente aumento di viaggi, spostamenti e tempi di recupero ridotti
Negli ultimi anni, il calendario del calcio è diventato un tema caldo di discussione, con un numero crescente di partite che preoccupa molti addetti ai lavori. La stagione in corso ha portato con sé un nuovo format della Champions League, che ha ulteriormente aumentato il carico di impegni per club e giocatori. La situazione è destinata a peggiorare con l’arrivo del Mondiale per club, previsto per l'estate prossima, che farà aumentare ulteriormente il numero di gare in calendario.
Uno dei volti noti del calcio internazionale, il portiere dell’Inter Yann Sommer, ha recentemente espresso le sue preoccupazioni riguardo al sovraccarico di partite. Intervistato da CBS Golazo, Sommer ha commentato il crescente numero di gare in programma, sottolineando il rischio che questo comporta non solo per il fisico dei giocatori, ma anche per la qualità del gioco e lo spettacolo complessivo.
E' una grossa discussione. Penso che la cosa più importante sia la salute dei giocatori. Cambia qualcosa nella programmazione dei club perché bisogna ruotare di più. Qualche anno fa potevi giocare tutta la stagione quasi sempre con gli stessi. Adesso hai 70 partite. Cambierà qualcosa ma alla fine vedremo come sarà questa prima stagione la nuova Champions e il Mondiale per club. Chi deve decidere dovrà prendere la giusta decisione.
Con il nuovo formato della Champions League, infatti, le squadre si trovano a dover affrontare più match nella fase a gironi, con un conseguente aumento di viaggi, spostamenti e tempi di recupero ridotti tra una partita e l’altra. Questo ritmo frenetico potrebbe influenzare negativamente la condizione atletica dei giocatori, esponendoli a un maggiore rischio di infortuni e a una stanchezza cronica che potrebbe compromettere le loro prestazioni durante la stagione.