Sommer contro i calendari: "E' una grossa discussione"
Con il nuovo formato della Champions League, infatti, le squadre si trovano a dover affrontare più match nella fase a gironi, con un conseguente aumento di viaggi, spostamenti e tempi di recupero ridotti
Sommer non è l'unico a sollevare queste preoccupazioni. Anche altri protagonisti del mondo del calcio, inclusi allenatori e preparatori atletici, hanno manifestato perplessità sui ritmi intensi a cui sono sottoposti i giocatori. La domanda è se l’aumento delle partite e l’introduzione di nuovi tornei possano davvero essere sostenibili a lungo termine, senza compromettere la salute degli atleti e l’integrità del gioco.
Con l’espansione del calendario internazionale e l’introduzione di eventi come il nuovo Mondiale per club, i prossimi anni saranno un banco di prova importante per il calcio globale. Resta da vedere se le istituzioni calcistiche riusciranno a trovare un equilibrio tra l'esigenza di espandere le competizioni e la tutela della salute dei giocatori.
In conclusione, le parole di Sommer riflettono una preoccupazione condivisa da molti all'interno del mondo del calcio. È chiaro che la direzione intrapresa dai principali tornei calcistici porterà a un cambiamento significativo nella gestione degli atleti e nella programmazione delle stagioni. Tuttavia, il rischio di sovraccaricare i giocatori è reale, e il dibattito su come bilanciare il numero di partite con la tutela della salute degli atleti è destinato a rimanere al centro dell’attenzione.