Calma, qui è una storia particolare. Il Toro è un grandissimo club, magari andare sempre in società del genere e ce ne sono pure poche. Ho grande rispetto per i granata. Il problema fu che sbagliai io. In quella stagione avevano una rosa molto lontana dalla mia idea di calcio.
C'era il direttore Vagnati che stimo ancora molto e quando mi contattò, con grande onestà, mi disse che avevano solamente quattro calciatori adatti al mio modo di vedere il pallone.
Risposi che non bastavano ma lui mi rassicurò che ci sarebbe stata una mezza rivoluzione. Andai ma fummo decisamente sfigati e mezza Italia nettamente più di noi.
Mister Giampaolo intervista
Era l'anno del covid. Niente mercato, niente ritiro, niente campionato regolare perché ci fu lo stop. Volevo giocare in un modo ma era impossibile. Ho sbagliato a farmi convincere ma avevo troppo rispetto per il Toro e non me la sono sentita di dire no.
Il nuovo Giampaolo
Ogni allenatore è diverso dall'altro, per esperienze vissute, cultura calcistica, visione. Mi piace Possanzini del Mantova. Ho visto come allena, come organizza strutture di lavoro, come trasmette le sue idee. Soltanto così si possono esprimere giudizi. Dall'inizio, intendo. Come quando apri la serranda dell'officina.