La galassia Red Bull, dalle origini ad oggi: ma non tutti sono contenti
Dall'acquisizione del Salisburgo ai successi con il Lipsia, l'azienda austriaca non sembra volersi fermare qui. Ma non sempre tutti sono contenti
Approdo in MLS ed in Brasile
Si passò poi alla Major League Soccer americana quando, nel 2006, i MetroStars di New Jersey furono acquisiti dal gigante delle bevande energetiche. Anche qui vi fu un cambio di logo, maglie e denominazione che però non fu tragico come in Europa, anzi, pare ci fu anche un riavvicinamento di molti tifosi alla disciplina.
In Brasile invece i club cercano di fare resistenza proprio per via della volontà dell'azienda di rompere con il passato cambiando loghi, maglie e colori sociale. Nacque dunque una società ex novo denominata Red Bull Brasil.
La fallimentare esperienza africana
Nel 2008 l'azienda decise di espandersi anche nel continente africano, acquisendo la Soccer School of Lavanttal che divenne Red Bull Ghana.
Qui però ci furono altri problemi, diversi da quelli relativi agli scontri con tifoserie e tradizione ma incentrati più sulle strutture vere e proprie tanto che nel 2014 si decise di sciogliere la squadra e fonderla con la Feyenoord Academy.